Juan de Miranda, Osservationi della lingua castigliana



LIBRO PRIMO



DELLA PRONUNTIA DELLA LINGUA CASTIGLIANA
Cap[itolo] primo

 

|1| Innanzi che tratti delle Osservationi della lingua Castigliana m'ha parso necessario primieramente trattare della differenza e convenienza che è nelle lettere dell'una et l'altra lingua così nel proferire come nel parlamento o vocaboli della detta lingua, percio che malagevolmente si potrebbe venire a perfetta cognitione delle osservationi, o regole che |2| vogliam dire, se prima non si sapesse il valore delle lettere con che gli essempi che si daranno saranno scritti; havendo adunque da ragionare delle lettere che appresso li spagnuoli s'usano, accioche piu facilmente si possa distinguere la differenza, sarà mistiero far l'alphabeto, il quale è questo:

 

Alphabeto spagnuolo, diverso dal toscano

a, b, c, ç, d, e, f, g, h, ch, j, i, y, l, ll, m, n, ñ, o, p, q, r, s, t, u, v, x, y, z

 

Questo alphabeto si dividerà in tre parti. La prima sarà in quelle lettere nelle quali consiste la differenza del proferire, che saranno quelle segnate, o per dir meglio, quelle che pareno stranie ne gl'altri alphabeti, e poi quelle che resteranno nell'alphabeto comune. Si divideranno in vocali et consonanti, et si tratterà con la brevità possibile la differenza et somiglianza di molti vocaboli spagnuoli et toscani.

 

Lettere diverse dal comune alphabeto nel proferirgli

Volendo adunque trattar prima della differenza della pronuntia, diremo che consiste in queste lettere: ç, h, ch, g, j, ll, ñ, q, x.

 

Della lettera c

 

Per qual cagione si proferisca il ç, per z

Primo, della ç. Ogni volta che in lingua castigliana si ritroverà questa lettera ç, cosi scritta, con quel ponto sotto che si chiama |3| ceriglia(2), con queste tre vocali a, o, u vale tanto come z in toscano, si come in questo nome: piazza(3) e forza, se si volessero scrivere in spagnuolo si iscrivera cosi: plaça e fuerça; e marzo in spagnuolo si scrive março; e la ragione di questa differenza è perche la z in spagnuolo ha la forza(4) che due zz in toscano, e come in spagnuolo non si scriva piu di una, per dargli il suo valore hanno fatto questa differenza: che la ç si pronuncia come una z in toscano, e la z si pronuntia come due zz(5) e questo si vede chiaramente ne i vocaboli toscani che sono simili a li spagnuoli, come in dolcezza, durezza, asprezza, altezza, ricchezza, che in spagnuolo si scrivono con una z e come due zz si pronuntiano, si come dulceza, dureza, aspereza, alteza, riqueza, la qual cosa in piaza, che si discrive con una z, non si farebbe, ma bisognarebbe far plaça, e in forza, fuerça, e non plaza ne fuerza, che haverebbe cattivo suono in spagnuolo.

 

Della lettera h

 

Come si proferisca l'h, appoi castigliani

La h anchora ch'in toscano non si proferisca per non esser lettera, ma nota d'aspiratione, in spagnuolo si proferisce perche in molte parti si mette in vece di f, come poi diremo, |4| ma bisogna proferirla col fiato solamente e far come quando si butta il fiato con forza et si anhela o sospira, come se in questa parola ahi o deh in toscano si dicesse con sospiro e con qualche poco d'affettione farebbe l'affetto che io ho detto; et in toscano non trovaria altro essempio per dichiarare quel che voglio dire; in spagnuolo però ne sono molti, come hasta, hecho, hado, hinchar, hoja(6) humo, che in toscano significano fina, fatto, fato, foglia, fumo; e alle volte non si proferisce, come in questa parola, hombre e huvo, verbo che vol dire ha havuto, et in questa particella ha, come ha amado, che fa ha amato in toscano, ne si pronuntia in quei nomi che vengono dal latino, conciosia che si scrivono tutti con h.(7)

 

Delle lettere ch

 

Queste due lettere ch in spagnuolo con qual si voglia delle cinque vocali si proferiscono, che saranno cha, che, chi, cho, chu, come in toscano si direbbe chia, chie, chio, chiu, overamente come ce, ci nella pronuntia toscana o del Regno di Napoli, o come si proferisce occhio, finocchio, vecchio, si come in mecha, spagnuolo, sonarà mechia, e mancha, manchia, in toscano, e leche, lechie, che |5| vol dir latte, e noche, nochie, e pecho, pechio, che vol dir petto, e lechuga, lechiuga, che vol dir lattuca, e muchacho, muchiacho; che vol dir puto o giovine, et cosi altri.(8)

 

Della lettera g

 

U col g serve per h in castigliano

In che nomi si proferisca l'u col g

Questa lettera G se volemo c'habbia la sua forza con le cinque vocali, si farà in questo modo: ga, gue, gui, go, gu, e sonerà come in italiano o toscano ga, ghe, ghi, go, gu; e si vede chiaro che in vece del h si mette quel u in quelle due vocali e, i, perche nelle altre non l'ha mestiero; ma se forse in quelle tre si mettesse un u proferirà l'u, come si fa in toscano, benche fuora dell'a, con quell'altra non si mette mai l'u, come dir guarda, che si proferisce cosi in spagnuolo come in toscano con e et i quando ha l'u, come in guerra, che sona gherra, e guisa, che sona ghisa, e guia, che sona ghia, che vol dir guida; ma ne sono certi nomi ne i quali ancora che venne(9) l'u con l'e si proferisce l'u, i quali sono aguelo, che vol dir avo, cigueña, che vol dir cigogna, aguar, verbo, che vol dir acquare, aguero, augurio, verguença, vergogna, Siguenza, ch'é una città di Spagna. In tutti gl'altri se ne(10) sarà u con e et i non si proferirà l'u; ma se non ci sarà |6| u si proferiranno tutti a un modo, cosi in spagnuolo come in toscano.

 

Della lettera j(11)

 

Y quando in vece di consonante, quando di vocale. I val per gi

Per qual cagione la j si metta con le vocali a, o, u, e non e i

Questa lettera j appresso i spagnuoli è in tre maniere: i vocale e j, y, consonanti; dell'i vocale non accade dirne, percioche sempre ha la sua forza; del y consonante: alle volte questa lettera y, cosi scritta, serve di vocale quando si mette in mezzo di parte, e malagevolmente da consonante, ma come vocale può stare, si come veya, che vol dir vedeva, e creya, credeva, dove si vede quel y vocale, e si suole mettere ancora in principio da parte o parola, come yo, ya, e allhora serve da consonante, e alle volte da vocale quando le venne appresso un consonante, come yr, ydo, yra; j sempre si mette in principio di parola, et con le tre vocali a, o, u vale tanto come in toscano gi, si come jardin, giardino, jaula, suona giaula, ch'è la gabbia, joya, gioia, Juan, Gioane, jurar, giurare; e ho detto con le tre vocali perche con le due e, i sempre si aggiugne la lettera g, se non sara in alcuni nomi che sono troppo simili al Latino, che per osservare quella somiglianza si scrivono con la lettera j con le due vocali e, i, e allhora |7| non si proferisce con tanta forza come con le altre vocali, come chiaramente si vede in Jesu, Jerico, Jelboe et altri simili che sono piu Latini che volgari, e si scrivono in Latino particolarmente con la lettera j, ma non si direbbe gia in gente, gestos, muger, linage, page(12), ginebra, giron, mongil et altri simili, perche è il proprio ufficio della lettera g. S'el j si mette con l'altre tre vocali e perche la g non puo far quello effetto che fa con l'altre due, che si potesse non sarebbe mestiero della lettera j, cosi scritta, poi che habbiamo altre due i, y, ma perche la lettera gamma fa questo effetto ga, go, gu hanno tolto in iscambio di quella la lettera j per esprimer il suo concetto, come hanno fatto i toscani gia, gio, giu, cosi medesimamente i spagnuoli, ja, jo, ju e come i toscani, ghe, ghi, cosi li spagnuoli, gue, gui.

 

Delle due ll

 

Avvertimento delle due ll e come si mutano di toscano in castigliano

Queste due ll vagliono tanto come in toscano queste tre, gli, con tutte le cinque vocali, si come maglia, malla, battaglia, batalla, cavagliero, cavallero, migliaro millaro(13), miglione, millon; e llorar, llanto, lluvia, etc. Et in questo solo è permesso a gli spagnuoli raddoppiar le consonanti simili in principio di parola, perche il valore è tanto come |8| gli. Et qui vi voglio avvertire una cosa, che è quasi in tutti i nomi toscani dove sono queste due ll, ma con il valore di gli (come ho detto) si come in cavallo, in spagnuolo è il medesimo ma si proferirà come se stesse scritto cosi cavaglio, e questa regola troverete per la piu parte vera in tutti i vocaboli, o mutono o non mutono(14) le vocali, si come in anello, anillo, castello, castillo, martello, martillo, che ancora che mutano quel e in i, nientedimanco restano le due ll con il valore, però, di queste tre g, l, i, come ho detto, si come valle, che suona vaglie, calle, che suona caglie, estrella, estreglia, bella, che suona beglia, donzella, che suona donzeglia; e collo, cuello, et callo che suona caglio, che vol dir durezza in spagnuolo come in toscano.

 

Della lettera ñ

 

Ñ in vece di gn

Questa lettera ñ cosi scritta appresso gli spagnuoli ha la forza che gn appresso i toscani, si come baño soneria bagno, araña, aragna, español, spagnuolo, baña, bagna, acompaña, accompagna, enseña, insegna, ciñe, cigne, soñar, sognare, et altri simili; ma quando sarà senza quella tratta o punto sarà in toscano come in spagnuolo uno istesso suono. |9|

 

Della lettera q

 

Que, qui in vece di che, chi

La vocale a si proferisce l'u venendo(15) col q

Questa lettera q con queste due vocali e, i vale tanto come in toscano ch, si come si dicessimo in spagnuolo Que hare yo, amor, que me aconsejas, in toscano Che debbio far, che mi consigli amore, e Quien quiere ver quanto puede natura, Chi vol veder quantunque puo natura; e si vede in saccheggiare, che in spagnuolo è saquear; e Che fai, in spagnuolo Que hazeys, e Chi è in spagnuolo Quien es, che suona tanto come se si scrivesse con ch, di modo che non si pronontia la lettera u che l'è appresso, et questo s'intende con queste due vocali e, i, come ho detto; percioche con questa vocale a per la piu parte si proferisce l'u, dico in quasi tutti i nomi, come in quando, et qual, e quadro, e quarenta, e altri simili, ne i quali tutti si proferisce detta u, benche alle volte in alcuni vocaboli non si proferisca, come in questa particela quasi, che suona come in toscano chasi, et altri simili se ne saranno ch'io non li trovo che si proferiscano cosi come quasi; ma questi tali io son di parere, seguitando ancora i dotti spagnuoli, che si scrivano con c piu tosto che con q, come casi e altri, |10| percioche l'u sempre venendo con l'a si proferisce, anzi il Nebrissa voleva che questi tutti si scrivessero con c piu tosto che con q, per levar queste differentie, come cuando, cuaderno, cuanto, cuatro, cuarenta et i somiglianti; ma questa oppenione(16) non l'aprobo(17).

 

Della lettera x

 

La lettera x appresso li spagnuoli vale quanto questi tre, sci, in toscano, e si proferisce ancora con un poco di piu fiato; che vaglia tanto come queste tre sci, si vede in questa parola asciutto, che in spagnuolo si scrive cosi, enxuto, e suona cosi come in toscano, o per dir meglio, si proferisce cosi come in Fiorenza et in altri luoghi della Toscana poscia, pesci(18) e in spagnuolo pece; esce, in spagnuolo exe, che vol dir lo asse della campana o vero del carro, o una parola che si dice a i cani quando si vuol dir che vadano fuora, et altri simili.

Et queste differenze bisogna avvertire grandemente e mandare alla memoria a chi vorrà intendere le nostre Osservationi o regole della lingua Castigliana(19); è sappiate certo che senza queste regole prime voler intendere l'altre dell'osservationi è affaticarsi indarno, et questa è la cagione perche gli ho messi quivi |11| primo. Il restante delle lettere, e come si scrivono, si dirà piu a pieno nell'ortografia.